I dati di contesto

Situazione socio-economica

La situazione economica e sociale delle famiglie del nostro Istituto è, confrontata con quelle italiane, di livello basso. La percentuale di studenti con entrambi i genitori disoccupati è mediamente il 2,2% contro un dato nazionale dello 0,7%.

I vincoli e le opportunità

Evidentemente risentiamo della forte immigrazione italiana degli anni 60, 70 e 80 del secolo scorso e dell'immigrazione da paesi al di fuori dell'Unione Europea degli anni 90: si tratta di flussi migratori di persone in cerca di lavoro che nel nostro territorio è stato presente fino a pochi anni fa. La mancanza di lavoro ha causato difficoltà economiche che si sono aggiunte alle difficoltà linguistiche di una parte consistente dei nostri studenti. In qualche classe ci sono state difficoltà di accoglienza di bambini che non parlavano italiano.

Ci sono anche delle opportunità in questo panorama, opportunità che il nostro Istituto cerca di cogliere: la ricchezza culturale che deriva dalla diversità di provenienza e di cultura di origine. I Comune ha sostenuto economicamente l'Istituto in progetti di accoglienza, di inserimento, di recupero delle situazioni più precarie, sul territorio sono presenti e disponibili ad intervenire associazioni che si occupano di facilitare il percorso scolastico con attività come, ad esempio, l'ippoterapia, la musicoterapia e attività specifiche rivolte a i bambini con difficoltà di apprendimento.

 

Risorse economico-materiali

L'anno scorso l'Istituto è costato alla comunità e allo Stato quasi 8 milioni. Una gran parte di questi fondi (quasi 7 milioni e mezzo) è servita per il pagamento degli stipendi del personale (dai collaboratori scolastici al dirigente scolastico, passando dai docenti e dai supplenti), la parte restante è servita per il funzionamento effettivo (dal sapone e dalla carta igienica, alle LIM e ai progetti). Il costo per alunno è di circa 4500€ all'anno. Tutti i plessi sono a norma e rispettano la normativa per il superamento delle barriere architettoniche.

I vincoli e le opportunità

In questo panorama emergono dei dati di disagio e precisamente il sottodimensionamento delle scuole presenti nel territorio vicino a Morecci e Fornacelle, altra difficoltà sono le dotazioni strumentali delle scuole primarie e dell'Infanzia che in qualche caso sono decisamente vecchie e utilizzabili con difficoltà. Del resto I plessi sono distribuiti in modo omogeneo sul territorio e garantiscono la possibilità di accoglienza per tutti gli alunni anche se in luoghi non vicini all'abitazione. Il Comune mette a disposizione un servizio di scuolabus che consente a coloro che lo utilizzano di recarsi nel plesso di iscrizione indipendentemente dal luogo in cui abitano.

Gli Enti locali e le famiglie sostengono economicamente l'Istituto, i contributi delle famiglie vengono utilizzati per acquisto di beni per la didattica (cancelleria, materiale didattico e informatico) o per finanziare progetti talvolta proposti dai genitori. Il sostegno del Comune viene utilizzato per il finanziamento di progetti legati principalmente al disagio.

 

Risorse professionali

Gli insegnanti di ruolo sono oltre l'81% del totale e quelli che sono in servizio nell'Istituto da più di cinque anni sono quasi il 68%. Evidentemente l'età dei docenti non è bassissima, infatti coloro che hanno più di 45 anni sono il 66% del totale degli insegnanti. Non va trascurato che i «giovani», ovvero i docenti con meno di 35 anni sono il 9%, quattro volte la media nazionale. I docenti laureati sono il 4% nell'Infanzia, il 18,5% nella Primaria e il 92% nella Secondaria.

Il dirigente scolastico ha dieci anni di esperienza e governa l'Istituto da tre anni.

I vincoli e le opportunità

L'età del corpo docente spesso corrisponde a esperienza didattica, a volte porta con sé una certa resistenza al cambiamento e a riconvertire le proprie attitudini didattiche. Come risulta dal questionario di autovalutazione, i docenti poco inclini alla formazione. D'altro canto gli insegnanti «giovani» possono avere maggiore flessibilità didattica e possiedono competenze linguistiche, informatiche e hanno nozioni di lavoro con alunni svantaggiati (handicap o comunque alunni con bisogni educativi speciali). La stabilità del personale garantisce che i percorsi didattici o progettuali, una volta avviati, possono arrivare a conclusione. Il dirigente scolastico, in qualità di promotore del miglioramento, ha avviato processi di omogeneizzazione delle tecniche didattiche e delle opportunità formative per gli studenti dell'Istituto.

Pubblicato il 28-12-2022